Appena arrivati davanti all'albergo l'ho tirato per la camicia: “Maaa!...Blade Runner!”. Quando inizio a chiamarlo con le prime due lettere generalmente sono preda di una qualche emozione strana: o sono incavolata o sono esaltata, e questa volta era decisamente la seconda. E uno come lui cresciuto a pane e Blade Runner capisce subito tutto, alza gli occhi al cielo e ripete: “... Blade Runner!”.
Lo so, puo' sembrare tranquillamente un dialogo tra cretini, ma posso garantire che arrivare ad Hong Kong in un pomeriggio di fine settembre ha evocato in modo fortissimo il celebre film di Ridley Scott.
L'effetto sorpresa e' stato probabilmente amplificato dal solito lungo viaggio che prosegue in una sorta di torpore continuo, fisico e mentale: 12 ore di volo, aria condizionata, jet leg, e una lunga serie di esigenze irrimandabili come mangiare, lavarsi e dormire. E mentre sei sul taxi che ti porta in albergo dimentichi talvolta di essere dall'altro capo del mondo, non guardi quasi fuori dal finestrino perche' l'entusiasmo in certi momenti e' qualcosa che arriva il giorno dopo, solitamente dopo una bella dormita.
La scoperta di Hong Kong contrariamente ai programmi e' stata invece immediata: non puoi ignorarla o rimandarla al giorno dopo perche' ti si presenta davanti prepotente, strana, affascinante.
Hong Kong is in your face.
La scoperta di Hong Kong contrariamente ai programmi e' stata invece immediata: non puoi ignorarla o rimandarla al giorno dopo perche' ti si presenta davanti prepotente, strana, affascinante.
Hong Kong is in your face.
La senti nell'aria, nell'umidita' calda che ti investe appena scendi dal taxi, nell'odore di zuppe e dim sum, nelle tinte rosee di cui si veste l'atmosfera dopo un temporale tropicale.
Un'impressione simile non ti lascia andare a letto, nonostante la stanchezza tutto d'un tratto vuoi solo farti una doccia ed addentrarti in quel dedalo di strade e vicoli per scoprire cosa ti sei persa fino a quel momento. Vuoi una zuppa di noodles e non la vuoi in un bel posto ma la vuoi mangiare in una di quelle bettole dove studenti, businessmen e vecchi cinesi incartapecoriti siedono uno vicino all'altro.
E mentre cammini realizzi che i grattacieli in quella parte di mondo non sono alti, sono altissimi, e a differenza di molte altre citta' occidentali sono cosi' ravvicinati che quasi e' difficile scorgere il cielo. Si tratta di un crogiuolo strano di costruzioni: un misto di uffici ed abitazioni, facciate di specchi miste a file interminabili di balconi, grattacieli che sembrano quasi arroccarsi uno sull'altro fino ad occupare l'intera baia.
Guardi in alto e ti aspetti un traffico di navicelle spaziali, guardi in basso e trovi negozietti che vendono carabattole, medicina tradizionale, e banchetti con merce di ogni sorta. I mercati sono svariati, si snodano tra gli stretti vicoli all'ombra del cemento, e nella visione di insieme sembrano un mondo alternativo e sotteraneo che pullula di vita e di voci. Si tratta di mercati autentici, si tratta di interi tagli di carne a dispetto di ogni regola igienica, si tratta di pesci ancora vivi che cadono dai banchi e finiscono per strada a dimenarsi. Ti guardi intorno, e sebbene quelle facce grinzose non si curino di te per un attimo fai ugualmente parte di quel teatro umano e per certi versi brutale.
Hong Kong e' un concentrato di modernita' e di ricchezza mista a tradizioni e ad un modo di vivere che potrebbe essere proprio della campagna cinese e non di una capitale finanziaria. Sembra talvolta una citta' del futuro, ma di un futuro che arriva dopo qualcosa di tremendo, un futuro un po' decadente che ricerca le sue manifestazioni nell'altezza e nella grandezza. Ecco perche' viene in mente un film come Brade Runner.
Ogni sera, per ricordare il proprio lustro, il lungomare della baia ospita uno spettacolo di luci e neon sul mare in un'atmosfera di meraviglia generale. Oppure, se prediligi la natura, puoi arrivare qualche ora prima per uno spettacolo piu' travolgente: il tramondo sulla baia, la sua luce caldissima, l'aria umida, e le celebri Dragon boat che scivolano silenziose sull'acqua... e non sei piu' sicuro nemmeno in quale periodo storico ti trovi.
13 comments:
Hai saputo cogliere ogni aspetto di questo viaggio straordinario... questo è quello che si dice viaggiare con il cuore e con gli occhi bene aperti!!! Sicuramente per chi come me non ha mai visto Hong Kong, un'ispirazione per immaginare ogni angolo... ti abbraccio!
Roby
hong kong è una città che ti colpisce e ti rimane nel cuore, io la sogno ancora adesso....vi invidio!
Hong Kong e' una delle prossime mete che ci siamo prefissati di visitare, e questo tuo post se possibile mi ha fatto venire ancora piu' voglia.
Un bacione! :-)
Bellissimo resoconto di viaggio!!!mi hai fatto venir voglia di partire alla volta dell'oriente!!!
Che fortuna che hai a poterti permettere questi bellissimi viaggi! Spero un giorno di poterne fare anch'io! bacioni! :-)
Sono rimasta ipnotizzata dalla foto. Figurariamoci se mi ci trovassi dal vivo!!! Voglio partireeeeeeeee... Un bacione, buon we
la tua descrizione, le tue foto...
grandi emozioni, suggestioni...
ci hai regalato meravigliosi ritagli di Hong Kong!!
grazieeee!
Bello bello bello!! che bel resoconto e che bel viaggio ^_^
mamma mia che splendore... probabilmente non riuscrò mai ad andarci... mi hai fatto sognare con queste immagini... baci
adoro leggere di viaggi e vedere le foto...
mi sa che anche la tua vita è abbastanza frenetica di spostamenti:)
Baci, babrara
Emozionante! Grazie per la "cartolina" :-)
:) appena letto il titolo ho pensato "e ora dov'ha trasloccato???" invece no, sei sempre li ma ti sei concessa un bel viaggio .
ciao katia! buona serata :)
Hong Kong e' davvero particolare, e mi ha fatto piacere condividere le suggestioni che questo viaggio di due anni fa mi ha regalato.
Grazie per aver apprezzato il diversivo :)
Un abbraccio a tutte voi...
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