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Friday 2 July 2010

Clafoutis con peperoni e caprino... e la battaglia persa contro gli stereotipi


Solitamente preparo il clafoutis salato utilizzando quello che rimane nel frigo. Parto da una base classica imparata da un'amica francese, sostituisco lo zucchero con un pizzico di sale, parte del burro con del formaggio e quando mi gira cerco di combinare ingredienti che diano un senso al risultato finale.
In questa occasione ho scelto peperoni, caprino e tanto timo... mi andava sia l'accostamento sia l'idea di un clafoutis fresco, morbido e profumato da offrire agli amici inglesi per cena.
Credevo, perseverando, che in una serata quasi afosa questa versione avrebbe sostituito con successo il classico piatto di pasta.
Per dovere di cronaca devo pero' ammettere, come d'abitudine, che mi son dovuta ricredere, non per colpa (ça va san dire ;) del saporito clafoutis, quanto piuttosto del solito stereotipo dell'italiano che imperversa oltre frontiera.
Dovete sapere che nell'immaginario d'oltre manica ricevere un invito a cena da una italiana, specie se appassionata foodblogger, si traduce in un'incrollabile convinzione che si banchettera' a lasagne, carbonara,  tiramisu' e quant'altro. La cena italiana e' concepita cosi', non c'e' via di scampo!
Ed ogni volta, nonostante l'educazione e la gentilezza di amici e conoscenti, riesco a cogliere nei loro occhi  la delusione quando al posto delle lasagne fumanti si vedono arrivare qualcosa come:...“un dolce francese con i peperoni al posto delle ciliegie”!
Lo so, sono irrimediabilmenti amareggiati, lo sento, e non ho mai nemmeno il tiramisu' come Gran finale a salvare la loro serata nonche' la mia reputazione!
Sorry cari amici stranieri, non posso farci niente, amo la tradizione ma spesso trovo le mie ispirazioni nella cucina internazionale, in quello che vedo e assaggio intorno a me, insomma... mai mortificare la  creativita' sotto il peso di uno stereotipo : )


Clafoutis con peperoni, formaggio caprino e timo
(8 persone)
4 peperoni
1 cipolla rossa
3 uova*
200 gr. farina
250 ml di latte fresco e intero
120 gr di caprino morbido
50 gr burro
Timo fresco
sale e olio e.v.o

  • Lavate, pulite ed affettate i peperoni e la cipolla.
  • Mettete a scaldare due cucchiai di olio in un tegame, fate rosolare la cipolla per pochi minuti, unite i peperoni e fate cuocere per circa 15 minuti con coperchio e a fuoco lento.
  • A meta' cottura aggiustate di sale e unite una generosa manciata di timo e continuate a cuocere finche' i peperoni risulteranno morbidi ma non scotti.
  • A fine cottura versateli in un colapasta in modo che perdano l'acqua di cottura, preriscaldate il forno a 180° C ed iniziate a preparare la pastella. 
  • In una capiente ciotola sbattete le uova dopo di che iniziate ad unire con una frusta la farina settacciata.
  • Non appena l'impasto iniziera' a diventare consistente aggiungete il latte, mescolando sempre bene. Unite infine anche il burro morbido, il sale (circa un cucchiaino scarso), il caprino e mescolate ancora fino ad ottenere una pastella liscia e senza grumi.
  • Imburrate una teglia con cerniera o con fondo mobile, versatevi i peperoni e stendeteli fino a ricoprirne il fondo. Versate la pastella sui peperoni, cospargete ancora con foglie di timo e infornate per circa 30 minuti fino a che non risultera' soda e leggermente dorata. Fate eventualmente la solita prova stuzzicadente facendo tuttavia attenzione a non dorare troppo la superficie, deve rimanere un po' dorata ma morbida.
  • Buona servita a temperatura ambiente (a me piace anche fredda). *Io non lo scrivo quasi mai per brevita' ma ad ogni modo uso sempre uova bio e allevate a terra.

21 comments:

Laura said...

Ahahah...quando è venuta qui la mia amica irlandese penso di averle fatto le peggiori lasagne del mondo! Alla fine l'ho portata fuori a mangiare pizza e carbonara :) Ora ho imparato a farle, se tornasse gliele farei bene...però sono sicura che non disprezzerebbe affatto questo claufotis! E nel caso...me lo mangerei io! ;)

Ago said...

:-DDD Katia sei proprio forte!!!
Se devo dirti la verità, questa cosa non la sapevo, ma effettivamente, a pensarci bene, anche io, se vengo invitata da un'amica straniera a cena, mi aspetto dei piatti della sua tradizione....è strano, ma è così...cosa curiosa che non ci avessi mai fatto caso...cioè, è scontato per me che lei sappia fare tutti i piatti di cui sento parlare e che me li faccia assaggiare :-DDD...in effetti, però queste sono solamente convinzioni e nient'altro, soprattutto perchè oggi la cucina è "mista": cioè, un tempo si cucinava perlopiù ciò che c'era nella tradizione di ognuno, perchè erano quelli i piatti che vedevi cucinare, ma oggi tutto è "globale", anche la cucina! Basta girare appunto per blog per rendersene conto: non ce n'è uno solo, di qualsiasi continente, che ti proponga solo ricette della sua tradizione o del suo Paese, vero?
Penso dipenda da diversi fattori: prima di tutto, l'interscambio con le diverse culture, che oggi è molto più facile e veloce e poi anche il fatto che trovi gli ingredienti giusti per cucinare piatti internazionali veramente dovunque ormai, quindi piano piano impari ad usarli e così entrano nella tua cucina quotidiana, proprio come accade con le ricette. Anch'io se provo un piatto internazionale che poi mi piace, lo inserisco a pieno regime nella mia cucina di ogni giorno...ma penso sia giusto così! :-D
Appena posso riprendere a mangiare latticini, mi piacerebbe provare la tua versione di clafoutis, con tutti quei sapori credo che mi paicerà tantissimo! *_* :-D
Ti mando un bacione enorme
Ago

Raffaella said...

Ciao Katyia, hai fatto un clafoutis eccezionale.Ho scaricato la ricetta e quando prima cercherò di farlo.Molto brava.
Un bacione da Raffa e buon w.e.!!!!!!!!!!

Angela said...

ciao katia!!
la tua versione di clafoutis mi piace.. :op
colgo il suggerimento e la faccio oggi!!
ho tutti gli ingredienti in casa..
e poi mi sembra un piatto adatto a giornate calde come queste... caluso, nel cortile di casa mia 30° all'ombra!!!
l'accompagno con una fresca insalatina..
e cena risolta!!
:o))

PS: sentiamoci per le ricette!!
ciao Angela

Katia said...

@Laura
ti capisco bene, pensa che mio marito dice che io son l'unica persona sulla faccia della terra capace di fare le lasagne dietetiche :) Inutile dire che le mangia ma senza troppo entusiasmo... secondo lui dovrebbero nuotare nel ragu' e nella besciamella e puntualmente rimane deluso :) Un bacione..
@Ago
Ciao Ago anzitutto bentornata! :) Riguardo alla cucina globale ormai e' una realta' assodata, io amo mangiare i piatti della tradizione, ovviamente mi piacciono di piu' alcuni e molto meno altri, tuttavia la passione per la cucina ti porta a raccogliere suggestioni ovunque per poi combinare ricette ed ingredienti... cavolo, si tratta di esser creativi e godersi il cibo in tutte le sue forme concordi?
Mi e' capitato di essere ospite da amici francesi che anziche' le crepes mi han fatto la pasta al pesto, cosi' come sono stata invitata dal vicino giapponese che mi ha offerto le lasagne del marks&Spencer scaldate al microonde (no, ovviamente non le ho mangiate... non ce la facevo proprio) diciamo che non mi aspettavo sushi e tempura fatto sul momento ma almeno credevo avrebbe evitato un piatto precotto, anyway...
Il problema, e gran pregio allo stesso tempo, e' che gli italiani sono legati indissolubilmente all'idea del mangiare bene, e' questo marchio alcune volte pero' diventa limitante perche' le aspettative sono quasi semrpe legate ad un'idea di cucina italiana classica e stereotipata. Ma ad ogni modo io sorrido... per noi questo cibo e' croce e delizia non trovi?! Un bacio e buon w.e.
@Raffa
ciao Raffa ho visto anche il tuo tortino di verdure... in questa stagione trovo siano perfette le verdure cucinate cosi'. Baci e buon w.e.
@Angelina
ciao tesoro, son d'accordo per lo scambio di ricette specie se estive e leggere.. poi tu sei vegetariana percio' mi delizierai con verdure e farine integrali immagino. Ti aspetto voentieri..
Un bacione :)

Serena said...

Meravigliosa cara Katia...ti ho scoperta da relativamente poco, ma già sento di essere molto in sintonia con te e con la tua food philosophy...
Insomma, pur restando legata alla mia tradizione, sento di avere in cucina una sensibilità internazionale che mi porta verso una cucina piu' fusion, non ci posso far niente!!! Un abbraccio, Sere
Ps: complimenti per queste foto meravigliose!!!

Alex said...

Mi sono molto riconosciuta in quello che scrivi. Quando invito amici a cena o loro mi chiedono di portare qualcosa da mangiare alle loro feste, loro si aspettano rigorosamente qualcosa di italiano e rimangono sorpresi quando invece gli propino cucina thai, sapori speziati. Ma io continuo imperterrita per la mia strada :-)
Il clafoutis salato è un'ideona!

Lilly said...

Troppo buono, e il clafoutis, dolce o salato e la cosa piu semplice che cè!

Castagna said...

Katia, non solo all'estero c'è questa convinzione...io quando ho ospiti a cena non riesco mai a sbilanciarmi quanto vorrei in piatti innovativi e fantasiosi...di solito cerco di intercalare qualcosa di classico (ti ricordi il mio men di Primavera? beh, ho finito con il tiramisù...e se a qaulcuno non fosse piaciuto il risotto alle fargole avevo già dei classici tortelli come backup..).Lo so, per noi foodblogger avere ospiti a cena è un'occasione per provare quelle ricette che magari tenevamo lì da tempo, aspettando l'occasione giusta...Invece poi bisogna mediare un po'...
Almeno io sono così, mi riservo le cose più strane quando sono sola ;-)
Io che sono un po' profana di clafoutis (mai fatto) vorrei chiederti: ma non è molle? Avevo sempre capito si trattasse di un simil-dolce al cucchiaio, invece dalla foto è bello sodo, quasi una torta salata...è così?
Scusa i dubbi, ma non avendolo mai fatto....

Federica said...

Ciao Katia, grazie della visita e piacere di conoscerti ^_^
Credo sia cosa abbastanza comune aspettarsi che ospiti "stranieri" propongano piatti della propria cucina tradizionale. Anche solo restando in Italia, è facile aspettarsi che da un pugliese troviamo orecchiette con le cime di rapa, o da un romano un bel piatto di carbonara o spaghetti cacio e pepe! Io però mi sento un po' anticonvenzionale e mi lascio guidare molto dalla fantasia del momento, un po' come te con questo clafoutis che è una meraviglia di colori e di sapore. Un bacio, a presto

Ps: complimenti per le foto, sono bellissime

Katia said...

@Serena
piacere di conoscerti! Vedo che condividi questa sorta di filosofia e vedo inoltre che non siamo le uniche...
Bacione e a presto
@Alex
Come ti capisco! Anche io come te assecondo tranquillamente la mia fantasia con buona pace delle aspettive altrui, e talvolta proprio in queste occasioni approfitto impavida per proporre novita' e raccogliere ratings! :) Grazie per la tua visita, a presto.
@Castagna
Ciao Ele, comprendo che talvolta per alcuni ospiti bisogni saper mediare... non preparerei mai ai miei genitori & co. dei noodles ad esempio. Pero', se decido di preparare piatti innovativi e diversi dal classico italiano, preparati peraltro con ottimi ingredienti... mi sento davvero in pace con il mondo (specie se li offro a chi ha tentato simpaticamente di uccidermi con lasagne precotte o fish&chips bisunti :)).
Riguardo alla clafoutis invece ci sono diverse ricette e non saprei dirti davvero quale e' quella accreditata come "originale": chi la prepara al cucchiaio e chi la prepara un piu' soda (molte ricette contengono un mucchio di uova proprio per mantenerla compatta). La ricetta fracese doc che avevo io conteneva se non ricordo male 1 o 2 uova in piu'... io le ho ridotte per mantenerla piu' leggera e morbida ed ha funzionato. Baci :)
@Federica
Si' e' vero che soprattutto in Italia sia usuale preparare piatti della tradizione... noi pero' cerchiamo di tenere un piede in due scarpe e assecondiamo allegramente la nostra fantasia :) bacione.

Reb said...

Caspita, è così anche da queste parti italianissime :/ tu però resisti, visto mai non si riesca ad insegnarli qualcosa :)
Il clafoutis salato devo proprio provarlo, visto che quello dolce non è che mi faccia impazzire, grazie per l'ispirazione

Roby e Loris Feelcook said...

Meraviglioso il tuo clafoutis, chiaramente mi unisco al folto gruppo che la pensa come te... che noia ripetersi in continui manicaretti fatti e rifatti... basta! La cucina è arte, creatività non deve essere altro e tu continua così, siamo o no cittadini del mondo? Se avessi invitato me alla tua cena stai sicura che nei miei occhi avresti visto solo gratitudine ed entusiasmo... non ho mai assaggiato una clafoutis e io amo assaporare piatti nuovi ed internazionali!!!
p.s. credo che ci hai proprio preso con peperoni e caprino!!! Davvero interessante l'accoppiata, non l'ho mai provata tra l'altro... thanks! see you

elenuccia said...

Ciao Katia, scusa ma devo dirtelo....certo che i tuoi amici sono un po' noiosetti però....i miei almeno spazzolano tutto senza dire una parola, basta che sia buono ;-)
Beh io sarei venuta moooooolto volentieri a cena da te, e mi sarei goduta questo bel clafoutis gustoso e saporito!!!

Blueberry said...

Cara Katia, hai perfettamente ragione sugli stereotipi! Io ho vissuto in spagna e non mi chiedevano altro che fare la carbonara o la lasagna...eccheppizza!!! hai fatto benissimo a fare una cena creativa e diversa dal solito...altrimenti che vadano al ristorante no? ;) tu sei tu ed è bello che non ti snaturi. Bacio

Katia said...

Anzitutto grazie per avermi ricordato che clafoutis e' o quanto meno dovrebbe essere maschile... (ho corretto:) per me e' pero' una di quelle abitudini dure a morire considerarla come "torta clafoutis" :( ma mi sforzero'.
@Lilly
Ciao Lilly, e' vero.. e' buono e allo stesso tempo semplicissimo. A presto ;)
@Reb
E'difficile ma ci provo... anche tu fai lo stesso? :)
Ciao e a presto
@Roby
ma infatti Roby se preparassi ogni volta gli stessi piatti tipici morirei sia di noia sia di colesterolo... inoltre le aspettative mi creano ansia da prestazione, meglio dunque proporre qualcosa di nuovo :)
Un bacione, buona settimana.
@Elenuccia
anzitutto che tenerezza questo "Elenuccia" col micino accartocciato. Grazie per la comprensione...dovremmo una volta cenare tutte insieme :) Baci
@Blueberry
avresti dovuto pretendere ogni volta una paella in cambio per ogni lasagna! Hai ragione, talvolta puo' essere un po' una seccatura.. ma a noi in fondo importa poco vero?! A presto

sciopina said...

Complimenti per il tuo blog e le belle foto.
Verrò a trovarti spesso.
A presto
Sciopina

lucy said...

veramente ottima questa ricetta mi piace moltissimo perchè adoro queste tartine salate dal cuore morbido e profumato con il timo.complimenti anche per le foto perchè sono delle vere tentazioni!!!

Unknown said...

Ciao katia,
condivido a pieno quello che dici, io vivo in Spagna, ti lascio immaginare. Presto partiro' per le vacanze e al mio ritorno ho in mente di organizzare una bella cenetta con amici, proponendo delle tue ricette.E perché no questa magnifica cloufoutis molto estetiva e invitante. Un bacione e a presto

Forchettina Irriverente said...

Ciao Katia, immagino la noia che proveresti nel cucinare sempre lasagne per ogni invito a cena. Ma credo che gli stereoripi vincano sempre su tutto. Tu comunque fai bene ad andare per la tua strada. Le lasagne sono meravigliose, e questo non è in dubbio. Ma è bello poter cambiare e giocare con la cucina. Tanto più adesso, che si mescolano culture diverse. Vale lo stesso per i piatti delle ricorrenze : non c'è niente di peggio che mangiare sempre la stessa cosa nella stessa occasione, con il mondo di sapori che ogni giorno abbiamo davanti !!! Pasta o no, credo che comunque siano rimasti contenti. Un piatto ben fatto è sempre ammirevole per me. Italiano o francese che sia ... Un abbraccio Manu

Eloisa said...

Wow ma che bella questa teglia di legno..! Dove l'hai presa? Ma si apre? Baci

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